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Articoli di torremaggioresi

Ci sono nostri concittadini torremaggioresi che scrivono articoli, saggi  o documenti che vengono pubblicati su vari organi d'informazione e alcuni che scrivono articoli in esclusiva per il Sito dei Fontanari.

Questa pagina del Sito è dedicata a loro che, nel mandarceli, svolgono un ruolo importante nella crescita culturale dello stesso.

Tante gocce di cultura fanno un mare di sapienza. (nota mia)


(il curatore del Sito)


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PIU' CHE UN ARTICOLO UNA LEZIONE DI STORIA:

" … una guerra è come un incendio. Chi non la vuole e chi vuole versare benzina sul fuoco non giocano ad armi pari. Il primo deve vigilare ogni giorno e ogni minuto. Il secondo ha vita più facile: basta che la sua benzina raggiunga una sola fiammella, una sola volta"         (Luigi Zoja)


di Michele CRUDO







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“La Palestina è un Paese modesto e fascinoso. Modesto per le risorse naturali e per la marginalità in ambito regionale; fascinoso per la stratificazione del paesaggio antropizzato e per la stratificazione simbolica delle memorie (…) Questa contraddizione si deve alla straordinaria capacità che gli abitanti ebbero di legare tra loro paesaggio e memoria (…) il Paese intero venne posto al centro di una vicenda che è tutta mentale: come oggetto di una promessa divina (…) e come luogo della presenza fisica della divinità nel mondo.”
(Oltre la Bibbia, di Mario Liverani)


UNA LUNGA SERIE DI SCONCERTANTI RICORRENZE
".....Ebbene, abbattere quell’ostacolo (il muro n.m.) sarebbe un primo gesto simbolico di pentimento e rinsavimento, preludio a una pacificazione che non può prescindere dalla compresenza di due popoli che da tremila anni condividono territorio, luoghi sacri, ceppo linguistico, affinità religiose (la rivelazione e la lettura del Libro), credenze e costumi (divieto di riprodurre immagini e di mangiare carne di maiale). Purtroppo i segnali che giungono dalla Palestina sono deprimenti, a dimostrazione del fatto che la Storia passata, malgrado le sconvolgenti ricorrenze delle nefandezze compiute, non impartisce ai posteri edificanti lezioni.
Con l’aggravante che a incorrere nell’imperdonabile reiterazione degli errori sono coloro che dovrebbero avere impresso, nel codice genetico della propria memoria, l’istintivo ripudio della sopraffazione e la rinuncia all’esercizio prevaricatorio del potere."

4 gennaio 2024     (Michele Crudo)








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“È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti nel vuoto.
Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione.
La sua terra è stata costantemente divorata dagli insediamenti e piagata dalla violenza; la sua economia è stata strangolata; la gente è stata sfollata e le case demolite.
Le speranze dei palestinesi per una soluzione politica sono svanite.
Ma le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas.
E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva dei palestinesi”
(intervento del segretario generale dell’Onu, A. Guterres, alla seduta plenaria del 23/10/2023)

VERSO LA DEMOCRATURA?
".....Ciò che scaturirà nelle prossime settimane dal contesto israelo-palestinese non riguarda solo le popolazioni locali. Coinvolge anche le democrazie occidentali, che riconoscono nell’impianto costituzionale d’Israele la matrice europea del modello liberale e partecipativo alla vita politica.
Ciò significa che i cittadini della Ue devono parteggiare per la convocazione delle trattative ed esporsi per far tacere le armi. Questo è il primo imprescindibile passo per aprire uno spiraglio di futuro alla convivenza tra due popoli in una terra contesa. Si tratta di una promessa che non solo ci impegna alla solidarietà internazionale, ma certifica l’intenzione a non rassegnarci alla illiberale svolta europea di un modello di governance ridisegnato da politici senza scrupoli, pronti a manipolare una inerziale folla di votanti privi di memoria e di progetti."

5 novembre 2023            ( Michele Crudo)









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di Luigi SARAGNESE






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In breve
 
Dibattito pubblico e senso comune associano erroneamente la povertà educativa ai soli paesi in via di sviluppo, mentre è invece molto diffusa anche in un paese avanzato come l’Italia, dove si riproduce per via intergenerazionale, colpisce persino i diplomati e include una quota consistente di adulti. Nel nostro paese molti hanno smesso di “imparare a imparare” e hanno sovente dimenticato ciò che hanno appreso a scuola. Mentre la politica si limita a fare della scuola il capro espiatorio, nessuno si preoccupa di comprendere come in realtà sia il contesto culturale extrascolastico ad alimentare il fenomeno. Il volume, che raccoglie e integra ricerche empiriche sulle competenze di base non solo degli studenti ma dell’intera popolazione italiana, spiega che cos’è la povertà educativa, come se ne misurano l’intensità e la diffusione, quali fattori ne influenzano la riproduzione, dove si nascondono le sue molteplici cause e in quali ambiti se ne osservano gli effetti più sfavorevoli. Ne emerge un panorama allarmante, a fronte del quale i decisori politici dovrebbero reagire con interventi di ampio respiro, di lungo periodo e rivolti alla fetta più ampia possibile della popolazione.

 
 
Insegna Sistemi educativi alla Sapienza Università di Roma. Ha condotto ricerche e pubblicato numerosi lavori sulle disuguaglianze educative e sociali tra cui Equità e merito nella scuola (con L. Benadusi; Milano 2022).

 
 
Insegna Sociologia della cultura alla Sapienza Università di Roma. Si occupa di studi culturali, educazione e disuguaglianze.


 
Per l'acquisto del libro:
 




“Lo studio di 2 sociologi denuncia l’impoverimento culturale degli italiani. Un popolo di santi, di poeti e di navigatori è ora anche un popolo di ignoranti? Molto peggio, non sappiamo più interagire con la parola…..Il 70% gli italiani non in grado di afferrare il senso complessivo di un testo di Alessandro Manzoni; 7% i cittadini che hanno una piena comprensione di un testo complesso; 18% la quota di laureati tra gli italiani la più bassa dei Paesi Ocse….
i nuovi poveri dal punto di vista culturale? Ne fanno parte i giovani che sui banchi non imparano abbastanza ma pure gli adulti che usciti dalle aule hanno scordato le nozioni di base e che si qualificano come analfabeti di ritorno…..Siamo di fronte a una gran massa di “analfabeti funzionali” che diversamente dagli “analfabeti strumentali” - quelli che non hanno mai imparato a leggere e scrivere -, sono persone che sanno vergare il proprio nome e compilare un breve avviso rivolto al pubblico, ma non sono in grado di farsi coinvolgere dai testi scritti; sanno svolgere una moltiplicazione a due cifre ma non sanno interpretare un semplice grafico ( il meteo per esempio) basato su percentuali…La Penisola è il Paese Ocse con la più bassa  quota di laureati (18 per cento della popolazione adulta) e il più basso investimento pubblico in istruzione ( il 7 per cento della spesa per i servizi)….gli insegnanti nostrani sono i meno retribuiti del vecchio continente e i nostri studenti nei test internazionali sono scarsi….la colpa di tutto questo è della scuola? Troppo facile fare del sistema scolastico il capro espiatorio avvertono i due sociologi…..”

( stralci dall’articolo - L’ERA DELLA POVERTÀ EDUCATIVA - ‘ LA STAMPA’).

Recensione al libro de "LA STAMPA":





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IL LIBRO DELL'IGNORANZA
 
...La Conoscenza è Potere
 
 
"...Nel corso dei secoli, chi aveva accesso alla cultura e a maggiori informazioni era anche in grado di arrivare ai vertici della società. Questo perché riusciva facilmente a manipolare le menti del popolo che, non conoscendo molto, era piuttosto ignorante.
 
 
La conoscenza è potere ed è l’elemento chiave che permette alle persone di evolversi e di raggiungere una qualità di vita sempre migliore. Quando la conoscenza è diffusa alla maggioranza degli individui, anche le società in cui vivono possono beneficiare di un’evoluzione in tal senso.
 
 
È però risaputo che, da sempre, i governi hanno fatto di tutto per impedire alla maggioranza dei cittadini l’accesso alla conoscenza. Il motivo è chiaro: l’ignoranza del popolo serve ad evitare che i disonesti giochi di potere delle alte sfere vengano alla luce. Se si fa attenzione, quello che spesso i governanti nascondono sotto un alone di complessità è in realtà molto semplice. La confusione è però un buon modo per mascherare errori, reali interessi e inganni. La conoscenza è potere e, se è alla portata di tutti, rappresenta un rischio molto elevato per chi è ai vertici di comando.
 
 
Negli ultimi decenni internet ha portato qualcosa che non si era mai visto prima: la conoscenza alla portata di tutti. Chiunque ha la possibilità di condividere le proprie esperienze e la propria cultura, rendendo così possibile a tutti informarsi su qualsiasi argomento. Peccato che questo incredibile mezzo sia usato dalla maggior parte di noi per condividere le foto di quello che mangiamo o per giocare.
 
 
In un certo qual senso, la conoscenza è potere perché rende le persone libere.

 
Chi sa è libero di scegliere in base alla propria intelligenza, chi non sa deve sottostare alle decisioni altrui.  In quest’ultimo caso bisogna affidarsi a persone sconosciute che mettono la loro cultura a disposizione degli altri, ma esclusivamente per denaro.
 
 
Il sapere comunque non passa soltanto attraverso le nozioni lette sui libri o su internet. Anche i rapporti interpersonali ricoprono un ruolo molto importante. Per affrontare nel modo giusto questa vita è indispensabile avere una buona base di nozioni sulle leggi che la regolano.
 
 
Più il nostro bagaglio di riflessione ed esperienza è ampio e meglio ci troveremo.
 
 
Nella mia vita ho imparato che ogni persona che incontriamo è in grado di arricchire il nostro bagaglio culturale. Quello che conta, oltre l’avere il massimo rispetto per tutti, è mantenere sempre viva una certa curiosità nei confronti degli altri. Solo così possiamo recepire e fare nostre tutte quelle informazioni che pensiamo ci possano essere utili per integrare il nostro sapere.
 
 
La conoscenza è potere e, visto che è impossibile per un singolo individuo detenere tutto il sapere, dovremmo organizzarci. Pensa cosa accadrebbe se gli esseri umani imparassero, finalmente, a collaborare con rispetto e umiltà!...."         ( stralci del libro)
 




PER ACQUISTARE IL LIBRO:




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Ho provato, e continuo a provarci, a imparare a volare nell’oscurità, come i pipistrelli, in questi tempi tenebrosi.
Ho provato, e continuo a provarci, a scendere a patti con la mia incapacità di essere neutrale ...
Ho provato, e continuo a provarci, a scoprire donne e uomini oltre le frontiere del tempo e delle mappe, affinché possiamo essere più forti nell’eterna lotta tra indegni e indignati.”
(Eduardo Galeano)

FUTURO ANTERIORE
di Michele CRUDO

…Un futuro anteriore, appunto, che si profila all’orizzonte di una civiltà condizionata dalla miope difesa dei propri privilegi e dalla universale proclamazione di una concezione del mondo rilevatasi presuntuosamente angusta e fuorviante…”







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di Michele CRUDO






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Luciano Benadusi e Orazio Giancola ritengono che il recente dibattito su merito/meritocrazia nell’ambito dell’istruzione affondi le radici in una visione che schiaccia l’idea di merito su quella di risultato e sostengono che senza equità non può esservi merito, poiché le carriere scolastiche e gli apprendimenti sono influenzati da molteplici fattori ascrittivi e contestuali. Inoltre, in una società democratica, la funzione dell’istruzione è principalmente quella di formare cittadini attivi e consapevoli piuttosto che preparare a una selezione competitiva.   









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   PUBBLICATI TRE MIEI ARTICOLI SUL SITO WEB:             - TORREMAGGIORE ON LINE -

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INGRESSO CASTELLO DUCALE DI TORREMAGGIORE ( foto Fulvio)



IN ORDINE CRESCENTE:



















( foto Fulvio)













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di Michele CRUDO







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di Michele CRUDO


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SITO CHE SI OCCUPA DELLO SPESSORE CULTURALE CONTENUTO NELLE PAROLE






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di Michele MARINELLI


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Michele CRUDO




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Michele CRUDO









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di Michele CRUDO






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di Michele CRUDO








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"GAE AULENTI"                                                                 "CAMPUS BOCCONI"
 


di Michele CRUDO




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" Il modo per vincere
 una guerra atomica
 è assicurarsi che
 non possa mai scoppiare"
                   Omar Bradley









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Considerazioni di Fulvio De Cesare sul documento di Michele Crudo
 








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Luigi Saragnese
I COMUNISTI E LA SCUOLA
La politica scolastica del Partito comunista italiano, dalla Liberazione al Congresso di Rimini (1945-1991)

Nell’ambito degli studi sulla storia del Partito comunista italiano sono ancora pochi i lavori che hanno per oggetto il suo rapporto con il mondo della scuola e, più in particolare, le sue politiche scolastiche e la loro evoluzione nel corso del tempo. Una ricostruzione, in prospettiva storica, di tali politiche costituisce il fulcro di questo libro per quanto riguarda un arco di tempo compreso tra il 1945 e il 1991, vale a dire dalla nascita del “Partito nuovo”, quando il Pci passò dai cinquemila iscritti del luglio 1943 ai quasi due milioni della fine del 1945, alla decisione, assunta a Rimini, di dare vita, con il Pds, a una formazione politica radicalmente diversa dalla precedente organizzazione di massa comunista.
Nel corso di circa mezzo secolo, come illustra Luigi Saragnese nel libro, i temi fondamentali e le stesse stagioni che si avvicendarono nella programmazione delle politiche scolastiche, finiscono spesso per coincidere con alcuni tra i più importanti momenti della storia repubblicana in generale e, in particolare, con la vita del Pci. Basti ricordare il dibattito sulla scuola tenuto in seno alla Costituente e il suo riflesso nella Carta costituzionale, la discussione tra gli intellettuali del Pci sulla scuola unica e sull’insegnamento del latino, la lotta contro la politica scolastica di Gonella, la legge truffa, la “svolta” del 1955, con la relazione di Mario Alicata al Comitato centrale del Pci, l’elaborazione del progetto di legge Donini-Luporini di riforma della scuola media unica, i tentativi falliti di riforma della scuola secondaria degli anni Settanta o lo stesso Congresso di Rimini, nel febbraio del 1991.
Nel libro è contenuta la versione integrale dell’intervento "Per la riforma della scuola secondaria", di Mario Alighiero Manacorda.

I COMUNISTI E LA SCUOLA https://bit.ly/3GqEw7N
Pagine 262
Formato 16 x 22,5 – brossurato con bandelle
Red Star Press - Unaltrastoria
ISBN 9788867183289





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EQUITA' E MERITO NELLA SCUOLA


                        
                
"Si tratta di un libro che ha lo stesso potere  attrattivo di una composizione di Piet Mondrian: preciso come le sezioni  auree perfettamente accostate, espone gli argomenti come colori, da  seguire con lo sguardo per comprenderne l'insieme...."
Giulia Balossino                                         



Nel podcast di oggi Gianluca Argentin (Università di Milano-Bicocca) intervista Luciano Benadusi (professore onorario Sapienza Università di Roma, direttore della rivista Scuola democratica-Learning for Democracy) e Orazio Giancola (Sapienza Università di Roma) sul loro libro pubblicato da Franco Angeli nel 2021, “EQUITÀ E MERITO NELLA SCUOLA. Teorie, indagini empiriche, politiche“.
   
Il volume, che raccoglie i frutti della  collaborazione pluridecennale tra i due autori, affronta il tema  dell’equità e del merito nel sistema scolastico italiano da tre  prospettive: quella dell’inquadramento teorico e della definizione  concettuale, quella dell’analisi empirica – anche in chiave comparata –  dei risultati del sistema di istruzione e, non meno importante, quella  delle indicazioni di policy per accrescere la giustizia del sistema  scolastico italiano, declinate dagli autori in forma di proposte  concrete al decisore pubblico.
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Messaggio sul podcast al curatore del Sito.
Ho ascoltato il podcast e ho provveduto a inoltrarlo a mia figlia che ha un interesse specifico. Spero che acquisti il libro.  A monte c'è un  lavoro notevole che può essergli di grande utilità. Per quanto mi riguarda, l'intervista è uno spaccato nella scuola che risale a quando ero studente prima e insegnante dopo. La lotta alla selezione meritocratica intesa non come diritto alla promozione( il famoso 6 politico) ma come garanzia di studiare con pari opportunità. Allora come adesso i figli delle classi meno abbienti non hanno le stesse opportunità degli altri, basta guardare chi era e chi è interessato al  fenomeno della dispersione scolastica. Da insegnante mi sono sempre battuto per ridurre il fenomeno, non so con quali risultati. A volte avevo l'impressione di rifugiarmi nella promozione a prescindere, ma era una scorciatoia che non affrontava il reale aspetto del problema: contribuire alla formazione degli alunni supplendo alle carenze culturali di origine sociale che c'erano dietro di essi. Spero che mia figlia riesca a fare meglio di quanto abbia fatto il padre. Questo libro può essergli di grande aiuto. (Paolo) 





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La Rete di Gabriella D'Amico


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La Passione e le idee di Gabriella D'Amico








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di Michele CRUDO





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di Michele CRUDO
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CONTRIBUTI AL DIBATTITO SULL'ARTICOLO
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di Maria Antonietta Di Mauro

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di Michele Crudo











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"Immaginare un mondo migliore di quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo."
(Gianni Rodari)



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Naufraghi  



Decine
centinaia di bare allineate
sul molo dell'isola
che introduce all'Europa.
Davanti alle bare le autorità
ordinatamente schierate
con una sofferenza di facciata
pateticamente ostentata.
Ai lati la folla di circostanza
di giornalisti e fotografi
che fanno da strascico ai potenti.
A un chilometro dai riflettori mediatici
i superstiti scampati al deserto
ai killer in divisa
ai trafficanti di carne umana.
Recintati attendono ignari
che la pietà intenerisca
i cuori di chi li considera
alla stregua di scarti da smaltire.
Tutt'intorno s'infrangono le onde
ululanti di dolore
di un mare tra le terre che
dopo essere stato per millenni
veicolo di reciprocità
inghiotte inorridito
insieme alle tonnellate di rifiuti
la speranza la vita i sogni
degli esuli.

                  Michele Crudo







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MATERIALE PER LA SCUOLA di Michele CRUDO

Ciao Fulvio
Ho visionato i file delle mie chiavette e ho selezionato alcuni testi scritti negli anni passati il cui contenuto resta attuale. Per dare una prova tangibile ai lettori del tuo sito che la trattazione di contenuti formativi può essere svolta con una didattica innovativa, ti allego anche un power point assemblato dai ragazzi di terza media di oltre un decennio fa (...STORIA e STORIE). Allora erano ancora vivi alcuni partigiani, tra cui la Nori Brambilla (moglie di Giovanni Pesce) e il rimpianto Guido Petter (che si vede in copertina mentre spiega ai suoi allievi del 1946 alcune elementari nozioni di geografia astronomica) è stato uno dei fondatori dei Convitti e compagno di lotta di Amleto Livi, da cui la scuola Rinascita di Milano porta il nome.
Ed un power point di una mia ex alunna che ha egregiamente organizzato in modo interdisciplinare la sua tesina d'esame ( Il Bianco e il Nero....)



un caro saluto agli internauti del Sito dei Fontanari Torremaggioresi da

Michele Crudo

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Le foto sopra agli articoli sono state scelte dal curatore del sito (Fulvio De Cesare)
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di Luigi Saragnese
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CONSIDERAZIONI SULL'ARTICOLO
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